Il Freddoloso ( 1938 )

Carmelo Cappello nasce a Ragusa nel 1912.

Dopo i primi studi all’istituto d’Arte di Comisio si trasferisce a Roma dove vive per un anno lavorando nello studio di ettore Colla. Nel 1930 si trasferisce a Milano dove frequenta i corsi serali al Castello Sforzesco. Una borsa di studio gli permette di seguire i corsi di Arturo Martini e Marino Marini all’Istituto Superiore d’Arte di Monza.

Nel 1937 inizia l’attivita’ di scultore.

1938-1939

Tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Bragaglia , dove espone Il Freddoloso, opera che sara’ presentata anche alla sua prima personale milanese alla Galleria Gian Ferrari nel 1939; per entrambe le mostre il testo critico è di Raffaele Gioillo. Sempre nel 1939 partecipa alla III Quadriennale di Roma.

1940

Presenta la scultura Contemplazione alla XXII Biennale di Venezia.

1941

A Biella, in occasione di una mostra personale alla Galleria Garlanda, conosce Selene, che presto diventera’ sua moglie. Inizia in questo periodo una cordiale amicizia con Gio Ponti, che nel 1942 presentera’ una sua mostra alla Galleria La Meridiana a Milano.

Contemplazione ( 1940 )

1943

Partecipa alla IV Quadriennale di Roma, con la scultura La Bagnante.

1944

Una sua personale alla Galleria Annunciata di Milano è introdotta dal poeta Alfonso Gatto, mentre Lucio Ridenti cura il catalogo Cappello, opere 1940-1943. Esce per i tipi di “Domus” la prima monografia dedicata all’artista a cura di Raffaello Giolli.

1945

Tiene una mostra personale alla Galleria del Milione di Milano. Beniamino Joppolo presenta una sua personale di pittura e piccoli bronzi alla Galleria Santa Radegonda di Milano.

1946

E’ invitato all’Esposizione d’arte italiana presso i musei di San Paolo del Brasile e di Rio de Janeiro .Tiene una mostra personale alla Galleria La Bussola di Torino.

1947

Riceve a Milano il premio Matteotti e partecipa alla V Quadriennale romana.

1948

E’ invitato alla XXIV Biennale di Venezia. Partecipa a Italienische Kunst der Gegenwart, mostra itinerante nei musei di Monaco, Berlino, Brema, Amburgo. Tiene una mostra personale alla Galleria del Cavallino di Venezia, presentata da Beniamino Joppolo ; è invitato alla XXV Biennale di Venezia dove espone i Figli della Luna, opera che sara’ poi acquistata dalla Galleria d’Arte Moderna di Roma.

1951

Vince il primo Premio nazionale di scultura Citta’ di Terni e il Premio Cardazzo; è invitato alla IX Triennale di Milano dove presenta la terracotta Orfeo.

1952

E’ invitato alla XXVI Biennale di Venezia. Realizza il monumento ai partigiani per la citta’ di Biella

 

 

I Figli della Luna ( 1950 )
L'uomo nello Spazio ( 1954 )

1953

Esce per le edizioni Gorlich la sua seconda monografia, curata da Dino Formaggio, che presenta anche la sua mostra personale alla Galleria del Naviglio di Milano.

1954

Partecipa alla XXVII Biennale di Venezia e alla X Triennale di Milano, dove riceve la medaglia d’argento per L’uomo nello spazio, una grande scultura in alluminio che propone una mutata concezione del tempo e una tensione al movimento come forma che caratterizzera’ tutte le sue ricerche successive.

1955

Partecipa alla mostra Artisti italiani contemporanei al Kunstverein di Friburgo.

Una sua personale alla Galleria Schettini di Milano è presentata da Luciano Erba.

Partecipa alla VII Quadriennale di Roma.

1956

Mostra personale a Saint-Paul-de-Vence alla Colombe d’Or, presentata da André Verdet.

1957

Personale alla Galleria Hervé di Parigi, presentata da Guido Ballo e Frank Popper. Partecipa alla mostra di scultori italiani a Darmstadt, alla XI Triennale di Milano, alla I Biennale internazionale di scultura a Carrara.

 

Personale a Saint-Paul-de-Vence, Francia

1958

E’ invitato con una sala personale alla XXIX Biennale di Venezia, dove riceve il Premio internazionale d’arte liturgica; esce una sua monografia curata da Herta Wescher per i tipi di Arturo Schwarz. Nello stesso anno partecipa alla mostra internazionale di scultura all’aperto nel Sonsbeeck Park di Arnheim.

1959

Partecipa a Documenta 2 a Kassel e alla V Biennale di scultura all’aperto nel parco di Middelheim (Anversa).

Allestisce mostre personali alla Galleria Schneider a Roma, presentato da Pierre Restany, e alla Galleria Blu a Milano, con un testo di André Verdet.

1960

Mostra personale all’Ateneo di Madrid, è invitato alla mostra internazionale di scultura al Musée Rodin di Parigi e alla mostra itinerante Dal futurismo a oggi ( Saint-Etienne, Parigi, Lione). Realizza per il Museo dell’Automobile di Torino una grande scultura in bronzo per la parete d’ingresso, con la sponsorizzazione di Alfa Romeo.

1961

Per la rassegna Italia 61 a Torino realizza la scultura Plastica spazialita’ irradiante a integrazione dell’architettura del padiglione Poetica dell’immaginazione- 100 anni di sviluppo. Nello stesso anno, con una personale a Monaco di Baviera, inizia la collaborazione con la Galerie Gunther Franke, che curera’ la diffusione del suo lavoro in Germania.

E’ invitato alla VI Biennale di scultura all’aperto nel parco di Middelheim (Anversa).

1962

Espone alla Galleria Schneider di Roma, presentato da Carlo Belloli, la scultura in acciaio e con movimento elettromeccanico Involuzione del cerchio, che segna l’inizio di un periodo caratterizzato dall’uso di un nuovo materiale, l’acciaio appunto, e dall’accentrarsi della ricerca su forme prevalentemente circolari e rotatorio-dinamiche.

1963

Mostre personali alla Galleria Blu di Milano e alla Lorenzelli di Bergamo.

Involuzione del cerchio ( 1964 )

1964

E’ invitato alla Mostra internazionale di sculture in metallo alla galleria d’Arte Moderna di Torino. Personale a Stoccarda alla Galerie Senatore. Mostra antologica organizzata dal Comune di Ragusa. Giovanni Carandente presenta una sua mostra alla Galleria Cadario di Milano.

1965

Viene nominato accademico di San Luca. E’ invitato con un gruppo di opere alla VII Biennale internazionale d’arte moderna di San Paolo del Brasile, alla Galleria d’Arte Moderna di Toronto in occasione della mostra Focus on Drawings e alla IX Quadriennale di Roma. Personale alla Galerie Falazik di Bochum.

1966

E’ invitato con un gruppo di opere al XXI Salon des Réalités Nouvelles a Parigi. Vince il primo premio al XVII Premio Avezzano.

 

1967

Partecipa alla mostra Five from Milan a Philadelphia, curata da Umbro Apollonio; è invitato a Caracas per una mostra antologica alla Fondazione Mendoza, presentata da Franco Russoli. Nuova personale alla Galleria Gunther Franke di Monaco, con testo di René Massat.

1968

Mostre personali a Londra alla Circle Gallery, a Milano nella nuova sede della Galleria Blu, a Torino alla Narciso.Partecipa alla mostra di scultori italiani itinerante nei musei d’arte moderna di Parigi, Madrid, Lisbona, Il Cairo, Budapest, Buenos Aires, Tokyo.

1969

Personale alla Nuova Loggia di Bologna presentata da Franco Passoni. Espone una selezione di opere degli ultimi dieci anni alla Galleria Farsetti di Prato presentata da Marco Valsecchi.

1970

Sala omaggio alla IV Rassegna d’arte di Acireale.

1971

Espone alla Galleria Peccolo di Livorno presentato da Luigi Lambertini; vince il secondo premio alla Biennale internazionale del bronzetto di Padova. E’ invitato per la seconda volta alla mostra internazionale di scultura al Mesée Rodin di Parigi.

1972

Al Museo d’Arte Moderna di Madrid tiene una mostra antologica curata da Gonzales Robles

Fondazione Mendoza ( 1967 )

1973

Il Comune di Milano gli dedica una mostra antologica alla Rotonda di via Besana, curata da Lara Vinca Masini; successivamente la medesima mostra viene ospitata dal Comune di Messina.E’ invitato alla XII Biennale di scultura all’aperto nel parco di Middelheim ( Anversa). E’ invitato con un gruppo di opere alla X Quadriennale di Roma.

1974

Mostra personale alla Loggia della Fonte Gaia a Siena. Franco Sossi presenta una sua mostra all’Italsider di Taranto. Una sua grande scultura-fontana in acciaio è collocata all’inizio dell’autostrada Messina-Palermo.

1975

Personale alla Galleria Corsini di Intra presentata da Giuseppe Gatt. Espone quaranta sculture nel centro storico di Macerata e partecipa alla mostra Omaggio a Michelangelo al Gran Palais di Parigi. Vittorio Fagone lo invita alla mostra Artisti siciliani 1925-1975 a Capo d’Orlando.

1976

Personale alla Galleria San Carlo di Napoli presentata da Cesare Vivaldi. Personale alla Galleria Vismara di Milano, in occasione della quale espone in via Brera il grande “rotatorio” in acciaio che poi donera’ a Gibellina.

1977

Mostra antologica al Museo Bellomo di Siracusa. Vince il primo Premio di scultura Citta’ di Comisio.

1978

Il Comune di San Quirico d’Orcia gli dedica una mostra-omaggio nel giardino cinquecentesco degli Horti Leonini. Personale alla Galleria San Carlo di Napoli con catalogo a cura di Enrico Crispolti.

Rotonda di via Besana, 1973

1980

In occasione di una mostra personale alla Galleria Goethe di Bolzano conosce Erich Steingraber, direttore dei Musei Statali Bavaresi, che lo presentera’ alla mostra antologica allestita a Ragusa l’anno dopo. Enrico Crispolti cura con Umbro Apollonio una sua monografia presentata in occasione della mostra personale alla Galleria Bonaparte di Milano.

1981

Con la scultura Architettura lineare, esposta per la prima volta a Ferrara in occasione della personale allestita a Palazzo dei Diamanti e presentata da Alberto Veca, inizia un nuovo ciclo di lavori caratterizzati dalla tensione verticale dei volumi. Sempre nel 1981 il Comune di Ragusa gli dedica una mostra antologica a Palazzo dell’Aquila e il Comune di Milano gli conferisce la medaglia d’oro di benemerenza.

 

1984

Mostra antologica allestita dal Comune di Cento nell’Auditorium San Lorenzo.

1985

Partecipa alla mostra L’oro della ricerca plastica a Fano, a cura di Enrico Crispolti.

1986

E’ invitato alla XI Quadriennale romana.

1987

A Milano, in piazza VI Febbraio, viene collocata una sua grande scultura in acciaio di 9×9 metri con movimento elettromeccanico in due tempi, commissionata dal Comune. Espone gli ultimi lavori negli anni Ottanta alla Galleria Spaziotemporaneo di Milano con presentazione di Luciano Caramel. La citta’ di Ragusa gli conferisce una targa d’argento di benemerenza in occasione del sessantesimo anniversario della fondazione della provincia.

Rirmi circolari verticali ( 1987 )

1988

Espone al Museo Sant’Ambrogio a Milano un gruppo di opere rappresentative della sua ricerca. Il Comune di Cassano D’Adda allestisce una mostra antologica dei suoi disegni. Aderisce al Percorso della scultura, esponendo in Corso Vittorio Emanuele a Milano dodici opere monumentali.

1989

Sempre nell’ambito della mostra Percorso della scultura partecipa con due grandi opere alla rassegna di Oslo. Giorgio di Genova lo invita alla mostra Idiomi della scultura contemporanea a Sommacampagna.

1990

A cinquant’anni dalla prima mostra personale milanese alla Galleria Gian Ferrari ripropone, nella medesima sede, un ciclo di opere figurative degli anni Trenta e Quaranta; contemporaneamente, alla Galleria Spaziotemporaneo, espone una selezione di opere astratte create a partire dagli anni Cinquanta. Per l’occasione la casa editrice Electa pubblica una monografia a cura di Francesco Gallo. Tiene anche un’antologica al Palazzo Bandera di Busto Arsizio.

1992

E’ invitato con un gruppo di opere da Francesco Gallo alla mostra Siciliani Contemporanei, allestita alla Galleria d’Arte Moderna di Paterno’.

1994

Mostra Personale in contemporanea alla Galleria Morone e alla Galleria Spaziotemporaneo di Milano, presentata in catalogo da Elena Pontiggia.

1995

Si inaugura a Ragusa, sua citta’ natale, la Civica Raccolta Cappello con una donazione dell’artista accompagnata da una monografia curata da Enrico Crispolti. L’Archivio Cappello inizia un’organica catalogazione delle opere curata dalla Galleria Spaziotemporaneo di Milano. E’ invitato da Giovanni Accame ed Elisabetta Longari in due sezioni della mostra La citta’ di Brera, due secoli di scultura al Museo della Permanente di Milano.

1996

E’ invitato dal curatore Clausio Cerritelli alle mostre Tra peso e leggerezza a Cantu’ e Sogni di carta, aspetti del disegno in Lombardia 1946-1996 a Lubiana.

Muore a Milano il 21 dicembre.